• COMMITTENTE:
    Privato

  • LUOGO:
    Parma

  • TEMPISTICHE:
    Installazione: 2015
    Verifica finale: 2017

  • DIAGNOSI E MONITORAGGIO: termografie, prove ponderali, prove ai sali

  • TECNOLOGIA COSTRUTTIVA:
    Muratura in mattoni

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Il Palazzo si trova nel centro storico della Città di Parma, è stato oggetto di installazione con la CNT Domodry nel 2015, con verifica dei risultati nel 2017.
Descrizione intervento

La diagnosi iniziale aveva evidenziato condizioni differenti a seconda delle aree oggetto di indagine. Il basamento del prospetto su Strada Ponte Caprazucca, costituito da una zoccolatura cementizia, non manifestava particolari fenomeni di degrado mentre nella parte superiore, intonacata e tinteggiata, si manifestavano distintamente macchie di umidità.

Gli altri prospetti, sia esterni sia interni, manifestavano fenomeni accentuati come macchie, efflorescenze saline, deterioramento, distacco della tinteggiatura e distacco dell’intonaco. Anche le superfici interne presentavano macchie, efflorescenze e deterioramento dell’intonaco. Invero, le superfici murarie non intonacate, presentavano uno stato di conservazione delle finiture migliore.

La causa del fenomeno era da attribuirsi sia al contatto delle murature con il terreno sia alla natura cementizia degli intonaci che inibiva la traspirabilità dell’apparecchio murario. Inoltre, la manifestazione di macchie umide dalla colorazione cangiante, aveva evidenziato la possibile presenza di sali igroscopici all’interno della muratura.

Le immagini termografiche acquisite nelle fasi iniziali mostravano profili termici anomali riconducibili ad anomalie nella distribuzione del contenuto umido negli strati superficiali delle pareti. L’intervento ha previsto l’installazione di n. 2 apparecchi CNT® Domodry® con raggio di azione sferico di 15m.

Evidenze conclusive

Le risultanze termografiche, alla verifica finale, hanno evidenziato una sostanziale diminuzione del gradiente di distribuzione delle temperature superficiali lungo lo sviluppo verticale delle murature. Nel corso dell’intervento si è ritenuto interessante, al fine di meglio indagare l’andamento del processo di risanamento, effettuare misurazioni dirette del contenuto umido mediante la realizzazione di prove ponderali secondo il metodo descritto dalle norme UNI 11085.

La comparazione tra le misurazioni effettuate nel 2015 e nel 2017 ha evidenziato la riduzione del contenuto umido iniziale e il raggiungimento di valori di umidità nelle pareti prossimi a quelli dell’umidità fisiologica dei materiali.

Villa Bocchi termografie Domodry
il libro dedicato alla CNT per la risoluzione dei problemi di umidità di risalita

Credits
Le informazioni di questo caso studio sono parte di quelle trattate nella pubblicazione “Il risanamento delle murature affette da umidità da risalita capillare – Il metodo CNT”. Per approfondire i 27 casi presi in esame, è possibile l’acquisto del libro.

TEST

“La ricerca di Veronica Vitiello e Roberto Castelluccio, confluita nel volume “II risanamento delle murature affette da umidita da risalita capillare – ii metodo CNT”, costituisce sicuramente la tappa piu recente e aggiornata di una fiorente letteratura scientifica sul tema delle problematiche legate alla presenza d’acqua nelle murature.

Nell’eterna lotta che vede contrapposta la volonta di conservazione e di miglioramento delle condizioni igienico ambientali dei manufatti edilizi al fenomeno della risalita capillare, ” connaturato” per definizione con le tecniche ed i materiali da costruzione, la tecnologia CNT rappresenta senza dubbio un notevolissimo risultato a favore di una efficace e risoluta azione antagonista.

II testo rigorosamente percorre nei quattro capitoli principali e nel ricco apparato di documentati case history, l’intera gamma “fenomenologia” dell’argomento, spaziando dagli effetti della risalita capillare, alla tipologia dei danni occorrenti per la presenza d’acqua nei manufatti edilizi, sino alla loro lettura diagnostica e alle recenti ( ultimi 20 anni) metodologie applicate per l’antagonismo . Nel terzo capitolo si tracciano le basi teoriche e scientifiche della metodologia CNT che viene poi esaminata con metodo sperimentale descritto nel capitolo quarto.

II progettista ed ii lettore curioso troveranno quindi in questo testo risposte esaustive  e soprattutto chiare e non equivocabili  su molti  dei dubbi che una irresponsabile pubblicistica sul web, unita ad un vuoto normativo e legislativo ancora consentono di diffondere.

Tappa importante nella prosecuzione del viaggio verso la conoscenza dei fenomeni e verso l’individuazione dei metodi e delle tecniche terapeutiche, la fatica di Veronica Vitiello e Roberto Castelluccio, merita gratitudine da parte di tutti i protagonisti e attori del mondo dell’industria edilizia e del progetto di manutenzione, recupero e restauro.”

Prof. Ing. Carlo Ostorero, Docente del Politecnico di Torino, Professore Aggregato di “recupero e Conservazione degli Edifici” nel corso di laurea in Ingegneria Edile e Conservazione degli Edifici, è Direttore del progetto di ricerca “MONIA just another italian way of living” che indaga sulle nuove potenzialità abitative e insediative urbane ed extraurbane”.

Il testo, redatto da studiosi dell’Università di Napoli Federico II, affronta il tema dell’umidità da risalita capillare con una visione unitaria e innovativa, trattando legittimamente lo studio di tale patologia con lo stesso rigore scientifico con cui si affrontano i temi del consolidamento strutturale e dell’efficientamento energetico del patrimonio costruito. Il volume intende fornire utili strumenti a ricercatori e tecnici per la corretta comprensione del fenomeno e dell’approccio metodologico da adottare nelle fasi di diagnosi della patologia e progetto degli interventi di risanamento.

Partendo dalla disamina dei principi scientifici che descrivono la risalita di acqua all’interno delle murature e degli interventi di risanamento di tipo tradizionale, i cui limiti erano già resi evidenti nei testi sacri del Massari, il testo introduce l’innovativa Tecnologia a Neutralizzazione di Carica CNT, capace di agire in maniera del tutto non invasiva sull’acqua determinando l’effettivo annullamento della causa della patologia e creando le condizioni affinché si completi il processo di risanamento delle murature.

Riconoscendo alla tecnologia tale capacità, lo studio apre nuove prospettive di ricerca e sperimentazione di metodi di intervento combinati capaci di agevolare lo smaltimento dei contenuti idrici in eccesso che restano nelle murature in seguito all’azione della CNT. A corredo del testo è riportata la case history relativa ad un campione esemplare di applicazioni eseguite negli anni in edifici sia pubblici sia privati, volta ad evidenziare l’efficacia della tecnologia e le potenzialità di applicazione anche nell’ambito dei Beni Culturali in architetture di importante interesse storico e artistico.

  1. Villa Sauli Podestà – Genova (GE)
  2. Villa Borghese – Nettuno (RM)
  3. Oratorio dei Neri . Monterosso al Mare (SP)
  4. Centro Aggregazione – Lula (NU)
  5. Albergo in Donnalucata – Scicli (RG)
  6. Ex Chiesa delle Clarisse – Montedinove (AP)
  7. Chiesa di San Giuseppe – Pescate (LC)
  8. Palazzo Bocchi – Parma (PR)
  9. Castello di San Basilio – Marconia, Fraz. Pisticci (MT)
  10. Parrocchia Beata Vergine – Cascina Restelli, Fraz. Limido Comasco (CO)
  11. Università di Salerno – Fisciano (SA)
  12. Antica Pieve – Villanova di Camposampiero (PD)
  13. Abitazione provata – Vidor (TV)
  14. Chiesa Ave Gratia Plena – Guardia Sanframondi (BN)
  15. Chiesa di San Simpliciano – Milano (MI)
  16. Sede ICCROM – Roma (RM)
  17. Palazzo Te – Mantova (MN)
  18. Galleria Rizzi – Sestri Levante (GE)
  19. Villa Romana del Casale – Piazza Armerina (EN)
  20. Ex Monastero di S. Clara – Pavia (PV)
  21. Chiesa di S. Giuseppe – Rosate (MI)
  22. Abitazione Privata – Venezia (VE)
  23. Chiesa di S. Antonin – Venezia (VE)
  24. Museo di Capodimonte – Napoli (NA)
  25. Villa Visconti – Cassinetta di Lugagnano (MI)
  26. Santa Maria della Pietà – Città del Vaticano
  27. Fabbricato Comunale – Milano (MI)

La pubblicazione “Il risanamento delle murature affette da umidità da risalita capillare. Il metodo CNT” è stata prodotta nell’ambito del progetto di ricerca “Sistemi industrializzati innovativi e non invasivi per la caratterizzazione del contenuto umido e per il risanamento delle murature storiche affette da umidità da
risalita capillare” sviluppato presso il D.I.C.E.A. dell’Università degli Studi di Napoli Federico II dagli autori.

Il progetto è stato finanziato dal M.I.U.R. sulle linee PON&RI 2014-2020 per i “Dottorati di ricerca a caratterizzazione industriale” ed è stato sviluppato da: il Prof. Ing. Roberto Castelluccio, in qualità di progettista del progetto e tutor della ricerca; l’Ing. Arch. Veronica Vitiello, in qualità di PhD candidate; i
partner industriali Leonardo Solutions srl e Domodry srl, con tutor aziendale l’Ing. Michele Rossetto; la Escuela Tecnica Superior de Edificacion della Politecnica di Madrid, con tutor dell’Università straniera la Prof.ssa Mercedes Del Rio Merino.

Prof. Ing. Roberto Castelluccio
Professore Associato (SSD ICAR 10 – Architettura Tecnica e Recupero Edilizio)
Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università di Napoli Federico II
Responsabile scientifico, per conto del D.I.C.E.A. di Napoli, nel gruppo interuniversitario CNT-Apps.

Ph.D. Ing. Arch. Veronica Vitiello
Ricercatore TDA (SSD ICAR 10 – Architettura Tecnica e Recupero Edilizio)
Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università

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