
Nel 2017, nei locali di alcuni uffici di Roma, dove sono stati rinvenuti resti archeologici di epoca romana, sono state installate due unità CNT® Domodry® per il risanamento delle murature umide, con successiva verifica dei risultati ottenuti effettuata nel 2021 .
Descrizione intervento
La natura dei terreni su cui insiste il fabbricato ha innescato fenomeni di umidità da risalita capillare che hanno interessato, con intensità e altezze variabili, tutte le murature del piano terra scatenando ulteriori degradi e patologie quali: esfoliazioni della pellicola pittorica superficiale, fessurazioni, efflorescenze e rigonfiamenti dell’intonaco. Questo caso riveste particolare importanza in quanto i fenomeni di degrado hanno coinvolto anche gli importanti resti archeologici di età romana presenti nei locali, mettendone a rischio la conservazione.
L’uso di un termo-igrometro elettrico a contatto e le indagini termografiche a infrarossi hanno confermato la presenza di elevati livelli di umidità.
Pertanto è stata predisposta l’installazione e l’attivazione di n. 1 apparecchio CNT® Domodry® con raggio di azione sferico di 15 m e di n. 1 apparecchio CNT® Domodry® con raggio di azione sferico di 12 m.

Evidenze conclusive
Le ispezioni termografiche condotte nell’edificio, sia rispetto alla mappatura iniziale, sia rispetto alle verifiche intermedie, hanno evidenziato una progressiva diminuzione delle anomalie termiche fino alla sostanziale scomparsa delle stesse in corrispondenza di tutte le aree coperte dal raggio di azione dell’impianto. Tali risultanze sono confermate dall’andamento dei profili termici lungo la sezione verticale e sono sintomatiche del corretto processo di risanamento e di progressiva asciugatura delle murature.
Questo caso rappresenta un esempio unico nel panorama degli interventi su strutture archeologiche affette da umidità di risalita. In quegli ambienti si erano manifestate condizioni di invivibilità, oltre a gravi criticità per la conservazione dei reperti antichi, compromessi dalla presenza diffusa di patine biologiche e sali igroscopici. L’interruzione definitiva del fenomeno, ottenuta grazie alla tecnologia CNT®, ha determinato non solo il risanamento degli ambienti ma anche il ripristino delle condizioni ottimali per la tutela dei resti archeologici romani.
